Siamo al quinto imperdibile appuntamento del nostro progetto autunnale: COSTRUTTORI DI SOGNI, DI SPERANZE, DI UTOPIE.
Vi proponiamo un film che ha fatto e continua a fare la Storia del cinema: L’ANGELO STERMINATORE (1962) di LUIS BUNUEL, capolavoro di ironia e di sarcasmo, di paradossi e magnifiche ossessioni.
Dopo una serata a teatro, una brigata di ricchi borghesi si ritrova nella villa di uno di loro. Nella grande e fastosa dimora camerieri e cuochi hanno deciso d’impulso di fuggire senza dare spiegazioni, lasciando a servire solo il capo maggiordomo. Dopo aver lautamente cenato, nonostante la defezione della servitù, il gruppo si trasferisce in una sala più piccola, dove un’ospite esegue una sonata al pianoforte. L’ora è ormai tarda e, terminata la musica, qualcuno vorrebbe tornare a casa. Senza capire perché, tutti trascorrono la notte accampati nel piccolo salone…. Comincia qui una commedia dell’assurdo, capace di stupire lo spettatore a ogni inquadratura e a ogni dialogo.
Se è impossibile trovare un’interpretazione unica alle suggestioni messe in campo da Buñuel, si può tentare di rendere chiaro il punto di vista del regista su un mondo corrotto, decadente, inguaribile, che non riesce a uscire da se stesso e dai propri stanchi riti, utilizzati solo per imporre il proprio potere. La borghesia aristocratica e classista, la gerarchia ecclesiastica e le forze dell’ordine si tengono per mano al fine di impedire ogni cambiamento, imprigionando la società, ma imprigionando anche se stessi. Ne L’ANGELO STERMINATORE Bunuel condanna senza appello la DITTATURA FRANCHISTA, tacciandola di essere ( come ogni dittatura) un ordine cieco, privo di onestà rispetto a se stesso e alla natura umana.
In un periodo storico come il nostro in cui l’immaginario è ferocemente guidato dal consumismo e dal qualunquismo, L’ANGELO STERMINATORE è un inno alla libertà interiore e esteriore; è una ventata di aria pulita, moralmente e culturalmente. Il film di Bunuel sprigiona a distanza di sessant’anni la stessa meravigliosa potenza, la stessa coinvolgente forza creativa.
L’appuntamento dunque è per mercoledì 30 ottobre nei canonici orari delle 17 e delle 20 al
Teatro del Lido, Via delle Sirene 22, Ostia.
Con l’affetto e la stima del vostro critico, del Presidente e di tutto lo staff dell’OcchioEstraneo